La Cometa 3I/ATLAS
Fonte: Nasa, Hubble Space Telescope
Il 1° luglio, il telescopio spaziale ATLAS, (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) ha segnalato l’osservazione di una cometa proveniente dallo spazio interstellare. In viaggio dalla direzione della costellazione del Sagittario, la cometa interstellare è stata ufficialmente chiamata 3I/ATLAS. Mentre scriviamo si trova a circa 380 milioni di chilometri dal Sole (N.d.R.).
La cometa 3I/ATLAS è il terzo oggetto esterno al nostro sistema solare ad essere stato scoperto mentre si avvicina al Sole (da qui il nome: 3 sta per terzo oggetto di questo tipo ad essere stato scoperto, I per Interstellar e ATLAS lo scopritore, un telescopio in questo caso). Gli astronomi hanno classificato questo oggetto come interstellare per la forma iperbolica della sua orbita (Non segue un’orbita chiusa attorno al Sole, per esempio come fa la famosa cometa di Halley che ogni 76 anni torna a farci visita. A proposito il suo prossimo passaggio sarà nel 2061, fatevi trovare pronti! N.d.R.)

Credits: ATLAS/Università delle Hawaii/NASA
Un pericolo per la Terra?
La cometa 3I/ATLAS non rappresenta assolutamente una minaccia per la Terra. Nell’istante di minimo avvicinamento al nostro Pianeta, si troverà comunque a una distanza di circa 1,8 Unità Astronomiche (UA) e tenendo presente che una Unità Astronomica corrisponde a 150 milioni di chilometri, parliamo di 270 milioni di chilometri dalla Terra, 900 volte più distante della Luna e 2 volte più del Sole! 3I/ATLAS raggiungerà il suo punto più vicino al Sole (Perielio) intorno al 30 ottobre 2025, a una distanza di circa 1,4 UA (210 milioni di chilometri), appena all’interno dell’orbita di Marte.
3I/ATLAS dovrebbe rimanere visibile ai telescopi terrestri fino a settembre 2025, dopodiché passerà troppo vicino al Sole per essere osservata. Dovremo aspettare dicembre 2025, affinché riappaia dall’altra parte del Sole, consentendo nuove osservazioni .
Purtroppo, però, non sarà una cometa che si mostrerà in tutta la sua bellezza come fu per altre comete nel passato, sarà osservabile e fotografabile solamente attraverso i telescopi. Per poter ammirare un altro spettacolo come fu per la cometa Hale-Bopp nel 1997, dovremo ancora aspettare, oppure provare a rimettere indietro l’orologio. Ma ahime! non si può.
Tanto per capirci, quella che segue è una fotografia su pellicola della Hale-Bopp scattata da Avezzano (AQ), con una Zenit 12-XP e una manciata di secondi su una montatura equatoriale autocostruita con tavolette di legno e mossa a mano per compensare la rotazione della Terra! Fine aprile 1997, si vede il profilo del Monte Velino. Un vero spettacolo!

Per approfondire: https://science.nasa.gov/solar-system/comets/3i-atlas